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Chi incontra, Maria Pia Adduci, il pomeriggio del venerdì 26 maggio 1978, prima di essere assassinata col ragazzo? E cosa le accade per sembrare impaurita nell'ultima telefonata? E perché mai il sabato 27 si ostina a marinare la scuola, senza che neppure l'amica del cuore riesca a dissuaderla? E quale il movente e la precisa sequenza delle fasi e della dinamica del delitto? Sono domande che al processo non hanno avuto risposta. Che prova a dare l'autore sulla base della connessione di fatti certi scolpiti nell'inchiesta, oltre che sulle informazioni assunte da molti protagonisti: in cui si delinea un movente che riflette la più torbida natura umana. La mattanza di Vadue non ebbe alcuna risonanza sulla stampa nazionale a causa dell'ignobile delitto di Aldo Moro di diciotto giorni prima, benché a Cosenza non si fosse mai registrato un misfatto di tale efferatezza. E tuttavia, come per altri delitti consumati in Calabria, si ritiene che neppure quello di Vadue avrebbe superato la linea del crinale antartico del Pollino: per la salvaguardia di chissà quali presunte virtù o inconfessabili interessi.
